Il Dio Farmaco
Medici inseriscono medicine di cui sanno poco in corpi umani di cui sanno ancora meno, per curare malattie di cui non sanno nulla..
Una bugia ha già fatto il giro della terra tre volte prima che la verità indossi le sue scarpe.
Commento di Sam Neill nel ruolo di... Dr. Kyrie Escape Plan - Fuga dall'inferno (Escape Plan) è un film del 2013, diretto da Mikael Håfström, con protagonisti Sylvester Stallone e Arnold Schwarzenegger.
I medici sarebbero in grado di studiare le cause di tutte le malattie umane e invece non studiano mai nulla, ma continuano a mantenere sempre e in ogni caso quell'atteggiamento di stupore dovuto alla loro pigrizia e alla loro assoluta mancanza d'interesse nei riguardi di tutte le malattie.
– Thomas Bernhard
I medici sono più pericolosi delle malattie, ma le medicine sono ancor più pericolose dei medici.
– Giovanni Papini
Quando la lasciamo fare, la natura si tira fuori da sola pian piano dal disordine in cui è finita. È la nostra inquietudine, è la nostra impazienza che rovina tutto, e gli uomini muoiono tutti quanti per via dei farmaci e non per via delle malattie.
– Molière
"Se non mettiamo la Libertà delle Cure mediche nella Costituzione, verrà il tempo in cui la medicina si organizzerà,
piano piano e senza farsene accorgere, in una Dittatura nascosta. E il tentativo di limitare l'arte della medicina
solo ad una classe di persone, e la negazione di uguali privilegi alle altre “arti”, rappresenterà la Bastiglia della scienza medica".
(By Benjamin Rush, firmatario della Dichiarazione d'Indipendenza
USA - 17 Sett 1787)
https://worldaffa irs.blog/.../how-rockefeller-founded.../
L'industria farmaceutica uccide, non direttamente, ma in modo molto perfido. Non ti vende solo medicine, ti vende malattie che prima non avevi. Crea un bisogno che prima non esisteva e sei tu a pagarne le conseguenze con la tua salute, e la vostra fiducia. Inventa malattie solo per farti comprare qualcosa... e poi te la vende come cura. Sapete, il marketing nel mondo farmaceutico non è solo pubblicità, è manipolazione mirata e propaganda perfetta. L'industria farmaceutica ha perfezionato per creare bisogni di cui nessuno prima era a conoscenza, un business perfetto... una macchina a moto perpetuo, una macchina per fare soldi... basata sulla paura delle persone perché non sanno cosa sia la malattia.
Credere che l'industria farmaceutica (Big Pharma) faccia bene alla salute umana è come credere che l'industria bellica favorisca la pace nel mondo.
L'industria farmaceutica ha un potere enorme, come l'industria bellica...
con la differenza che la guerra finisce, il che non giustifica la guerra, ma... ma le
malattie inventate non finiscono mai... c'è sempre qualcuno lì a tenerle in vita... così è stato creato un sistema di marketing perpetuo, basato sulla paura e sui batteri che fanno "ammalare" le persone.
Come Rockefeller fondò la medicina moderna ? ... e uccise le cure naturali
Al giorno d'oggi, se parli delle proprietà curative delle piante o di qualsiasi altra pratica olistica, ti guardano come un pazzo. Come in ogni cosa, dietro il nostro moderno sistema medico ci sono molti interessi politici e finanziari.
Tutto inizia con John D. Rockefeller (1839-1937), magnate del petrolio, magnate della rapina, primo miliardario d'America e monopolista nato.
All'inizio del XX secolo, controllava il 90% di tutte le raffinerie di petrolio degli Stati Uniti attraverso la sua compagnia petrolifera, la Standard Oil, che in seguito fu smembrata per diventare Chevron, Exxon, Mobil ecc.
Nello stesso periodo, intorno al 1900, gli scienziati scoprirono i "petrolchimici" e la capacità di creare ogni tipo di sostanza chimica dal petrolio. Ad esempio, la prima plastica, chiamata bachelite, fu ricavata dal petrolio nel 1907. Gli scienziati stavano anche scoprendo diverse vitamine e ipotizzarono che molti farmaci potessero essere ricavati dal petrolio.
Questa fu una meravigliosa opportunità per Rockefeller, che intravide la possibilità di monopolizzare contemporaneamente l'industria petrolifera, chimica e medica!
Il vantaggio principale dei petrolchimici era che tutto poteva essere brevettato e venduto con alti profitti.
Ma c'era un problema con il piano di Rockefeller per l'industria medica: le medicine naturali/erboristiche erano molto popolari in America a quel tempo. Quasi metà dei medici e delle facoltà di medicina degli Stati Uniti praticava la medicina olistica, utilizzando conoscenze provenienti dall'Europa e dai nativi americani.
Rockefeller, il monopolista, doveva trovare un modo per sbarazzarsi del suo più grande concorrente. Quindi adottò la classica strategia "problema-reazione-soluzione". In altre parole, creare un problema e spaventare la gente, per poi offrire una soluzione (pre-pianificata). (Simile alla paura del terrorismo, seguita dal "Patriot Act").
Si rivolse al suo amico Andrew Carnegie – un altro plutocrate che aveva fatto soldi monopolizzando l'industria siderurgica – che ideò un piano. Dalla prestigiosa Fondazione Carnegie, inviarono un uomo di nome Abraham Flexner a viaggiare per il paese e a riferire sulla situazione delle facoltà di medicina e degli ospedali.
Questo portò al Rapporto Flexner, che diede vita alla medicina moderna come la conosciamo oggi.
Inutile dire che il rapporto parlava della necessità di rinnovare e centralizzare le nostre istituzioni mediche. Sulla base di questo rapporto, più della metà delle facoltà di medicina furono presto chiuse.
L'omeopatia e le medicine naturali furono derise e demonizzate; e i medici furono persino incarcerati.
Per favorire la transizione e cambiare idea ad altri medici e scienziati, Rockefeller donò oltre 100 milioni di dollari a college e ospedali e fondò un gruppo filantropico di facciata chiamato "General Education Board" (GEB). Questo è il classico approccio del bastone e della carota.
In brevissimo tempo, le facoltà di medicina furono tutte razionalizzate e omogeneizzate. Tutti gli studenti studiavano la stessa cosa e la medicina si basava sull'uso di farmaci brevettati.
Gli scienziati ricevettero ingenti finanziamenti per studiare come le piante curassero le malattie, ma il loro obiettivo era innanzitutto identificare quali sostanze chimiche presenti nella pianta fossero efficaci e poi ricreare in laboratorio una sostanza chimica simile, ma non identica, che potesse essere brevettata.
Una pillola per un male divenne il mantra della medicina moderna.
E pensavate che i fratelli Koch fossero malvagi?
E così, ora, 100 anni dopo, sfornamo medici che non sanno nulla dei benefici dell'alimentazione, delle erbe o di qualsiasi pratica olistica. Abbiamo un'intera società schiava delle multinazionali per il suo benessere.
L'America spende il 15% del suo PIL in assistenza sanitaria, che dovrebbe essere chiamata "assistenza sanitaria". Non si concentra sulla cura, ma solo sui sintomi, creando così clienti abituali. Non esiste una cura per il cancro, il diabete, l'autismo, l'asma o persino l'influenza.
Perché dovrebbero esserci delle vere cure? Questo è un sistema fondato da oligarchi e plutocrati, non da medici.
Per quanto riguarda il cancro, oh sì, l'American Cancer Society è stata fondata nientemeno che da Rockefeller nel 1913.
In questo mese di sensibilizzazione sul cancro al seno, è triste vedere persone che vengono plagiate su chemioterapia, radioterapia e chirurgia. Questo è un argomento per un altro post del blog... ma ecco una citazione di John D. Rockefeller che riassume la sua visione per l'America...
Tossiemia
Tossiemia, principio universale di tutte le malattie. "Fondamentalmente non esiste alcuna malattia" ma ...Esiste solo il malato (avvelenato), che è solo un vero soggetto... poco informato su come affrontare il suo avvelenamento (malattia -tossemia).
Ecco come la storia del mondo e quella del farmaco sono profondamente legate.
di Antonio Marfella 24 Maggio 2021
La storia del mondo – a partire dalla fine del XIX secolo durante il quale per la prima volta ha raggiunto il miliardo di esseri umani, sino ad oggi che abbiamo ormai superato gli 8 miliardi di esseri umani viventi sul Pianeta – non può non essere vista, letta e interpretata parallelamente alla storia della nascita, sviluppo, espansione, sino al dominio assoluto, dell’industria farmaceutica, sia legale (Big Pharma) che illegale (malavita e droghe).
Dopo molti millenni di storia dell’Uomo durante i quali la Medicina e la Filosofia hanno camminato insieme in modo pressoché indissolubile (basti pensare a Galeno e all’arabo Avicenna), alla fine dell’Ottocento, seguendo la strada della scienza illuministica e riduzionistica, nasce, si sviluppa in pochissimi anni, e domina quella che oggi nel terzo millennio è la prima, la più grande e la più potente industria al mondo: l’industria farmaceutica. La disponibilità di cassa cash in possesso di questa ormai potentissima industria, sia legale (Big Pharma) che illegale (mafia, ‘ndrangheta e camorra) è oggi ormai di gran lunga superiore a quella di tutte le altre industrie manifatturiere e condiziona, sino a governarle, sia l’attività finanziaria che bancaria mondiale. Leggere la storia del mondo degli ultimi 150 anni senza seguire ed interpretare la storia del farmaco equivale a tentare di leggere la storia del Medioevo e del Rinascimento senza leggere ed interpretare la parallela storia della nascita e dello sviluppo delle banche – in grado di condizionare, fino a prenderne possesso, delle forme di governo dell’epoca (i Regni, ma anche la Chiesa Cattolica).
LEGGI ANCHE | DI ANTONIO MARFELLA. Terra dei Fuochi, lo studio Spes ha rilevato elementi tossici nel siero dei volontari. Ma nessuno li ha avvertiti.
E, pur così lontani nel tempo, dimentichiamo che soltanto la missione comune della cura dell’uomo attraverso i farmaci è stato e resta l’unico momento reale e concreto di pace e collaborazione tra tutte le religioni monoteiste del Mediterraneo (cristiana, araba ed ebraica) riunite insieme, come oggi, solo nell’assistenza, – cura ma anche studio dell’Uomo –, dai Monaci Ospitalieri (con la spada) alla Scuola Medica Salernitana. Nella leggenda della nascita della Scuola Medica Salernitana non per caso compaiono a lavorare insieme in pace medici sapienti di cultura cristiana, araba ed ebraica. Ed ancora oggi, a mio parere, solo uno specifico e mondiale impegno a tutela della vita e della salute di tutte le popolazioni del Medio Oriente, senza distinzione di razza e religione, potrebbe essere veramente e concretamente l’unico impegno Onu in grado di certificare una reale volontà di pace in Terra Santa.
Il declamato impegno di Joe Biden a togliere le royalties dai vaccini Usa e, ancora meglio, la distribuzione gratis a tutti i palestinesi dei vaccini Usa avrebbe un costo economico ampiamente accettabile, ma avrebbe forse un eccezionale impatto politico per dimostrare una reale volontà di pace nei territori in cui i soli israeliani sono già stati tutti vaccinati.
In un prezioso ed agile volume Francesco Barbagallo, professore emerito di Storia contemporanea all’Università di Napoli Federico II, I cambiamenti nel mondo tra XX e XXI secolo (Editori Laterza, Roma-Bari 2021), delinea un profilo storico dei principali cambiamenti nel mondo nei 75 anni che vanno dalla fine della seconda guerra mondiale al 2020. All’alba del terzo decennio del XXI secolo, il mondo appare in continuo, rapido cambiamento.
L’accelerazione del tempo storico ha conosciuto una intensità eccezionale. “Si sono realizzati processi di profonda ristrutturazione delle relazioni mondiali, che hanno portato grandi innovazioni nei sistemi produttivi e molteplici trasformazioni nei rapporti tra uomini e donne nei diversi continenti”.
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Tra gli ultimi decenni del XX secolo ed il primo ventennio del XXI, secondo l’autore, si distinguono almeno quattro differenti fasi di profonda trasformazione, sulla base di acclarati studi storici. La fase più recente si sviluppa nel secondo decennio del XXI secolo, inizia con la crisi profonda delle politiche neo-liberistiche, che avevano dominato per un trentennio. È il tempo della crisi, la seconda rivoluzione digitale, il potere dei grandi Stati a livello continentale. Profondi cambiamenti trasformano il mondo digitale, contraddistinto da un nuovo insieme (cluster) tecnologico che comprende: intelligenza artificiale, tecniche quantistiche, Internet. Il capitalismo informazionale cede il passo al “capitalismo della sorveglianza”. L’autore nota che ad Occidente si riducono e degradano il lavoro umano e la democrazia, mentre cresce la disuguaglianza ed il malessere diffuso tra i ceti meno privilegiati. Il bipolarismo è tra Stati Uniti/Cina: le grandi entità statali riprendono potere a scapito del mercato. È da segnalare da parte dello storico in questo saggio l’attenzione al mondo dell’economia ed alle sue trasformazioni e conseguenze sociali sulle popolazioni con la crescita delle disuguaglianze. Non vedere e quindi studiare l’eccezionale impatto sociale del farmaco come droga significa non vedere e non volere capire come si mantiene oggi la “pace sociale” nelle periferie degradate delle nostre Metropoli, dove si vive grazie alla droga, ormai considerata normale “lavoro”, insieme al “lavoro a nero”. Significa non volere vedere né comprendere come e perché il bilancio complessivo di ogni regione italiana ha nella spesa sanitaria “legale” , sempre più farmaceutica ospedaliera, circa il 70% complessivo del bilancio regionale.
Le mafie, ormai da tempo, grazie all’infinito flusso di denaro cash, si sono impossessate delle principali attività manifatturiere su cui riversare capitali enormi per “ripulire”: dal traffico illecito dei rifiuti, ai trasporti su gomma, alle attività di ristorazione, al commercio al dettaglio, sovrastando le banche anche a cui contrappongono il prestito ad usura. Chi domina il commercio della droga e dei farmaci e vaccini, ormai condiziona e governa le attività manifatturiere, ma anche finanziarie e bancarie nel mondo intero. Condiziona i governi di tutte le Nazioni. E ancora i nostri storici non lo studiano e quindi non ne parlano. Fa veramente impressione. Proprio oggi che tutta la nostra storia e tutte le nostre attività produttive sono condizionate o “governate” dal farmaco come prima risorsa economica cash, sia legale (farmaci e vaccini) che illegale (droghe). Non far mai sapere al cittadino quanti infiniti miliardi rendono i farmaci legali e pur le “pere”: è possibile?
Presidente medici per l'ambiente, Napoli - Antonio Marfella
Sono medico dal 1980, il più giovane tossicologo in Italia nel 1984. Sono specialista anche in Oncologia, Dermatologia e Venereologia, Igiene e Medicina Preventiva al Pascale di Napoli. Ho visto perdere migliaia di anni di vita per mancata prevenzione primaria nella mia Provincia, specie per il fenomeno di malagestione dei rifiuti speciali denominato Terra dei Fuochi; ho visto crescere il costo delle cure per il cancro di circa il 1000% mentre la sopravvivenza complessiva è ferma al +15%. I post di questo blog sono stati utilizzati con successo per interrogazioni parlamentari e inchieste della Magistratura.
Per svegliarci dal torpore del protezionismo statunitense, dobbiamo pensare anche alla produzione di medicinali.
La spesa per i farmaci cresce senza freni in Italia. Secondo il monitoraggio Aifa nei soli primi 4 mesi del 2024 abbiamo registrato un +17% (799 milioni!) per i farmaci acquistati direttamente dalle Regioni. L’aumento è causato principalmente dai farmaci oncologici sotto brevetto che produciamo (ancora) in Italia più di tutti in Europa ma che sono tutti di aziende multinazionali straniere ed esportati per non meno del 95%.
Ora che da aprile avremo anche i dazi al 25%, chi ci assicura che, come già accade con l’automotive, a tutela dei propri profitti, anche le ditte straniere produttrici di famaci ad altissimo costo in Italia non sposteranno l’asse di produzione direttamente negli USA ?
Droga e guerra, una relazione complessa - Peter Andreas
Le legioni romane introdussero il vino in Francia con la conquista imperiale. I manifestanti di Boston gettarono il tè e scatenarono una rivoluzione. La Gran Bretagna entrò in guerra con la Cina per il commercio dell’oppio. Durante la Prima guerra mondiale, i sostenitori della temperanza negli Stati Uniti sfruttarono l’intenso sentimento anti-tedesco per dare il via al protezionismo. Le truppe di Hitler ingerirono milioni di pasticche di anfetamina per restare sveglie durante la Blitzkrieg. Durante la Guerra fredda i soldati statunitensi hanno chiuso un occhio sul traffico di eroina degli alleati anticomunisti in Asia. In Colombia, gli insorti di sinistra e i paramilitari di destra hanno entrambi usato il commercio di cocaina per finanziare la guerra tra di loro. L’esercito messicano è stato dispiegato contro organizzazioni di narcotrafficanti pesantemente armate in una drug war che finora ha causato più di 200.000 morti. Ciò che accomuna tutti questi attori, altrimenti disparati, è il rapporto secolare e in continua evoluzione tra la droga e la guerra. Si può iniziare a meglio comprendere questa relazione complessa scomponendola in cinque dimensioni.
Guerra con la droga.
Le sostanze che alterano la mente sono storicamente considerate essenziali per rilassare e stimolare i combattenti. La guerra è, ovviamente, stressante e traumatica. Non è quindi sorprendente che coloro che hanno il compito di svolgere lavori legati alla guerra facciano spesso ricorso alle droghe per aiutarli ad affrontare situazioni difficili. Ma è un’arma a doppio taglio, con svariati rischi. Prendiamo ad esempio l’alcol, una delle droghe più antiche e popolari del mondo. L’alcol è un lubrificante di guerra particolarmente potente, sia per i soldati che per i leader. Bere, con moderazione, ha aiutato i soldati a prepararsi alla battaglia (il “coraggio liquido”), a celebrare le vittorie, ad anestetizzare i feriti e ad alleviare le sconfitte. Quando in eccesso, però, l’alcol può rendere i soldati inaffidabili e inutili se non addirittura dannosi. Simili situazioni furono evidenti (e imbarazzanti) nel caso della sconfitta dell’Impero russo nella Guerra russo-giapponese, che alcuni studiosi attribuiscono in parte al fatto che comandanti, soldati e marina russi erano più spesso ubriachi che sobri. Eppure, l’uso della droga in guerra è stato spesso tollerato e persino promosso dagli stati come un modo per motivare, premiare, desensibilizzare o distrarre i soldati. I governi hanno spesso facilitato l’uso di alcol, come evidenziato da una lunga tradizione di inclusione dell’alcol nelle razioni – la più famosa è la razione di rum nella Marina Reale britannica, durata fino al 1970.
Guerra per la droga.
Dalla Birmania al Messico e alla Colombia, tutti i principali narcotrafficanti hanno creato eserciti privati per difendere e contendersi i mercati della droga con la violenza. Negli ultimi anni, le guerre tra cartelli rivali (turf wars) hanno avuto ripercussioni particolarmente pesanti in Messico. Tuttavia, l’uso della forza militare per assicurarsi i mercati della droga risale almeno alle guerre per l’oppio cinese della metà del XIX secolo. Il cambiamento principale è che le guerre per i mercati della droga sono passate dall’essere appannaggio dello stato — come dimostra il caso dei Britannici che hanno aperto il mercato cinese dell’oppio con la canna del fucile — al diventare in gran parte appannaggio di gruppi armati non-statali.
Guerra attraverso la droga.
Gran parte della ricerca sulla guerra attraverso la droga si concentra sulle droghe illegali in relazione a insurrezioni e controinsurrezioni. I ribelli colombiani finanziati dalla cocaina e gli insorti afghani finanziati dall’oppio hanno persino reso popolari termini come “narco-guerriglia” e “narco-terrorismo”. L’uso di droghe per finanziare la guerra si collega chiaramente a più ampi dibattiti sulla sicurezza emersi a seguito della fine della Guerra fredda in merito ai “prodotti del conflitto” (conflict commodities), alle risorse naturali depredabili e all’avidità come motivazione dei conflitti (greed). Tuttavia, spesso si trascura il fatto che il ruolo della droga come “finanziatore” della guerra è una storia antica – una storia in cui anche le droghe legali sono protagoniste. Guerra contro la droga. Dichiarare “guerra” alla droga è passato dall’essere una metafora all’inizio degli anni Settanta al diventare una realtà negli anni Ottanta con l’aumento dell’uso di strumenti, strategie e personale militari per combattere il traffico illecito di droga, soprattutto negli Stati Uniti e nei suoi paesi confinanti. In pochi anni si è passati da un graduale allentamento del Posse Comitatus Act, che proibiva l’uso delle forze armate in ambito domestico, al sostegno dell’uso di militari sulla linea di fronte di svariate campagne antidroga in tutta la regione. La “guerra contro la droga” ha persino fornito il pretesto per l’invasione militare di Panama da parte degli Stati Uniti – la più costosa e drammatica retata antidroga della storia.
Droga dopo la guerra.
Va poi ricordato che non è solo la droga a influenzare la guerra: la droga è essa stessa influenzata dalla guerra, ben oltre il periodo bellico. In particolare, la guerra influenza profondamente la produzione, la regolamentazione e il consumo di droghe nel dopoguerra. L’uso di una particolare droga, ad esempio, può aumentare bruscamente come è avvenuto a seguito delle Guerre dell’oppio, quando la vittoria britannica ha aperto le porte all’importazione di quantità ancora maggiori di oppio dall’India verso la Cina. La risposta cinese fu quella di legalizzare la produzione interna come strategia di sostituzione delle importazioni, con la conseguenza che sia l’economia che la popolazione cinese divennero sempre più dipendenti dalla droga. Alla fine del secolo, la Cina si distingueva per essere al contempo il più grande produttore e il più grande consumatore di oppio al mondo. Definite semplicemente come sostanze chimiche che alterano lo stato mentale di chi le usa, le droghe non sono intrinsecamente collegate alla guerra. Alcune droghe, però, hanno caratteristiche che le rendono particolarmente utili per la guerra: hanno effetti psicoattivi e inducono potenzialmente all’assuefazione, sono facili da produrre e da trasportare, hanno un alto valore e una redditività elevata.
Ma le droghe non sono tutte uguali ? : alcune rappresentano “ingredienti bellici” più potenti di altre, in tempi e spazi diversi. Sebbene il rapporto tra droga e guerra risalga all’antichità, in questo breve articolo ci concentriamo sulla guerra moderna dato che le droghe sono diventate merci globalizzate a partire dal XVI secolo. Sei droghe si sono rivelate particolarmente importanti nel rapporto droga-guerra: l’alcol, il tabacco, la caffeina, l’oppio (e i suoi derivati, morfina ed eroina), le anfetamine e la cocaina. Vi è quindi grande varietà: droghe antiche a droghe relativamente nuove, droghe leggere e droghe pesanti, droghe lecite e droghe illecite, droghe naturali e droghe sintetiche. Pur avendo tutte applicazioni mediche, sono diventate tutte merci globali straordinariamente popolari e redditizie grazie al loro uso non-medico.
Contrariamente a quanto si pensa, le droghe illegali non sempre sono le più importanti se si adotta una prospettiva storico-comparata più ampia di quanto si tenda a fare. Dopo tutto, la criminalizzazione globale di droghe come la cocaina e l’eroina è avvenuta piuttosto tardi nella storia della guerra. Inoltre, vale la pena notare che la droga illegale più popolare al mondo, la cannabis (marijuana), non è strettamente associata alla guerra: alla fine degli anni Sessanta era addirittura vista come una “droga contro la guerra”. Questo non vuol dire che la cannabis non abbia avuto alcun legame con la guerra, ma piuttosto che questo sia stato relativamente meno stretto. A questo proposito è interessante sottolineare che il ruolo bellico più importante della cannabis non è stato quello di droga, ma piuttosto quello di fibra di valore strategico sotto forma di canapa per le corde. Neanche gli allucinogeni come i ‘funghi magici’ e l’LSD sono particolarmente importanti nel rapporto droga-guerra. Sebbene non siano del tutto avulsi dalla guerra, rappresentano prodotti di nicchia rispetto ad altre sostanze prodotte in massa su scala globale. La loro redditività, desiderabilità e l’utilità bellica dei loro effetti psicoattivi sono relativamente limitati. Se da un lato è vero che gli studiosi della sicurezza dovrebbero prestare maggiore attenzione al rapporto droga-guerra e alle sue molteplici dimensioni e variazioni, dall’altro c’è il rischio di sopravvalutare e distorcere tale relazione. Questo è particolarmente evidente nei dibatti politici sul nesso tra droga e conflitto che spesso forniscono una logica seducente, benché semplicistica, per accorpare campagne globali contro le droghe a campagne contro terroristi e insorti. Mentre alcuni studiosi denunciano una crescente connessione tra droga e conflitti contemporanei, uno sguardo anche limitato ai dati storici suggerisce che in realtà dalla fine della Guerra fredda a oggi non c’è stato nessun cambiamento radicale. Convenzionalmente, si tende a studiare il rapporto droga-guerra solo in riferimento agli ultimi decenni e a privilegiare come oggetto di analisi le droghe illegali e le organizzazioni violente non-statali che da esse traggono beneficio. Correggendo questo pregiudizio di selezione e mettendo al centro della riflessione sia la storia che una gamma più ampia di droghe (legali e illegali), si nota però che, anche se è cambiata nel tempo, quella tra droga e guerra è una relazione antica che ha comportato tanto il rafforzamento degli stati quanto il loro indebolimento Come nota finale, va sottolineato che la guerra stessa può essere considerata una droga. In questa sesta dimensione, ‘guerra come droga’, i soldati si “sballano” con la guerra, come molti veterani del Vietnam hanno dichiarato. Come le anfetamine, il combattimento produce una scarica di adrenalina. Come alcune droghe, il combattimento può “friggere” il cervello dei soldati, nel senso di causare cambiamenti neuronali duraturi e patologici. Innumerevoli memorie di veterani descrivono la guerra come una forma di dipendenza, tanto da provocare intensi sintomi di astinenza quando i combattenti tornano a casa – molti dei quali, poi, ricorrono ad altre droghe, prescritte o auto-prescritte, lecite o illecite per riprendersi.
Per saperne di più... Andreas, P. (2021) Killer High. Storia della Guerra in sei droghe. Meltemi Editore. Published in: Droga e conflitto, una relazione a doppio taglio 16 Magio 2023 "Droga e guerra, una relazione complessa | T.wai"
Tossemia
Molto tempo addietro, nel 1926, un famoso medico del Colorado il Dr. JH Tilden, scrisse un libro che era il culmine di un'esperienza clinica di lunga durata, Toxemia Explained.
Il Dr. Tilden era alquanto radicale. Non credeva che farmaci curassero le malattie. Aveva una tesi semplice: "Ogni cosiddetta malattia è una crisi di tossemia, il che significa che le tossine si sono accumulate nel sangue e organi in quantità superiore al tollerabile. La crisi, la cosiddetta malattia - la si chiami raffreddore, influenza, polmonite, febbre, emicrania, o febbre tifoidea è un'eliminazione delegata, ossia organi non preposti all'eliminazione, la effettuano in delega degli organi escretori.
La natura sta cercando di aiutare il corpo a sbarazzarsi delle tossine.
Ad una malattia viene dato il nome derivandolo da quello dell'organo che ha fallito di svolgere correttamente le sue funzioni a causa delle tossine accumulate, per esempio polmonite, cardiopatia, laringite, congiuntivite, e altre ...iti. Questo concetto di malattia, conosciuto come eliminazione delegata, non è mai stato smentito. Quello che succede è che le normali vie di eliminazione delle tossine - fegato, reni, colon - sono sopraffatte dalla quantità di veleni che si sono accumulati.
Per un istinto di sopravvivenza, diversi altri organi del corpo che non sono stati progettati per l'eliminazione vengono arruolati per sbarazzarsi dei detriti. Tentano misure disperate per espellere i veleni indigesti e putrescenti, spesso diventando infiammati o malati essi stessi nel tentativo. Un esempio evidente di questo concetto è l'acne.
Acne
L'acne non è un problema della pelle. È un'eliminazione delegata: Il sangue e il colon sono così carichi di veleni che si stanno accumulando più rapidamente di quanto ne riescano ad eliminare che il corpo tenta una soluzione estrema: espelle i veleni attraverso l'organo più esteso del corpo: la pelle.
Una via di fuga alternativa. I veleni uscendo attraverso la pelle la irritano, causando rossori ed eruzioni cutanee tipo pustole o vesciche. Per questo motivo creme e lozioni per la pelle non fanno molto. Pittosto che male alungo termine.
Non è un problema della pelle. È un problema di avvelenamento cronico del sangue tramite una dieta indigeribile.
Le persone del Terzo Mondo raramente non hanno l'acne. (Per lo meno fino a quando non iniziano a mangiare "all'occidentale").
L'acne è una "malattia" di eccessi, una conseguenza dello stile di vita dei fast food, farmaci vaccini... cereali ... lattee prodotti ... ecc. . L'eczema cronico "inguaribile" e la psoriasi spesso rientrano nella stessa categoria.
La gente soffre inutilmente per anni con queste malattie, sotto la direzione del loro dermatologo ben intenzionato ma incapace che li ha convinti che la loro unica speranza è trovare la medicazione giusta per la loro "malattia della pelle".
La stessa cosa vale per i reni. Il loro lavoro originale era semplicemente quello di mantenere in equilibrio l'acqua e gli elettroliti nel sangue.
Ma con l'avvento dei cibi moderni industriali, improvvisamente i reni si sono trovati a consumare tutta la loro energia tentando di filtrare il sangue per ripulirlo da queste nuove sostanze chimiche sintetiche - una funzione per cui non sono stati progettati.
I polmoni fanno una parte del lavoro dei reni.
Quando il livello di tossine nel sangue supera la capacità dei reni di eliminarle per mezzo dell'urina, i polmoni a loro volta tentano disperatamente di contribuire all'eliminazione. I polmoni espellono alcune tossine del sangue attraverso la loro membrana mucosa. Queste tossine irritano e infiammano le delicate membrane polmonari e possono essere la causa iniziale di polmoniti, bronchiti, asma, edemi e virtualmente qualsiasi altro problema polmonare.
Raffreddore
Lo stesso vale per il raffreddore. Un raffreddore è semplicemente il modo in cui il corpo ci dice che il livello di tossicità ha superato la sua capacità di liberarsi dei rifiuti attraverso le vie appropriate: il colon , i reni, e il fegato. Perciò ora tenterà percorsi alternativi: il naso, la bocca, gli occhi, i polmoni.
Dr. Bieler usa lo stesso principio per spiegare la dismenorrea e le malattie infiammatorie della zona pelvica: l'irritazione degli organi femminili quando vengono usati come percorsi alternativi per rimuovere tossine dal sangue ogni mese.
Menopausa
In menopausa, quando questo percorso di disintossicazione cade in disuso, nuovi problemi di vario genere possono sorgere di conseguenza. Eliminazione delegata: un organo di riproduzione viene usato come un organo di emergenza per la disintossicazione.
Come Tilden afferma molte malattie in realtà sono operazioni d'emergenza da parte di un organo per espellere i veleni quando le vie principali sono sovraccariche.
Se poi quell'organo viene sopraffatto, ha delle disfunzioni e si vuol far credere che quell'organo, isolato dal resto del corpo, sia il problema.
Quel modo di pensare è più che semplicistico e in malafede; se le scelte mediche sono basate su false intuizioni che classificano l'organo malato come la malattia, la gamma dei risultati andrà dalla semplice inefficacia all'esito mortale.
Il Dr Tilden capì che il cibo mal digerito negli intestini e il successivo trasferimento delle parti scomposte nel sangue, è la causa primaria di tutte le malattie.
Le sue idee vengono ora dimostrate come fondate nella maggior parte dei giornali specializzati in gastroenterlogia che esaminano nei dettagli il "moderno" fenomeno della sindrome da permeabilità intestinale aumentata.
Le mestruazioni come reazione tossica
Nel suo libro istruttivo “Natural Way to Sexual Health” (Charles Publ., Los Angeles, 1972), il Dr. H.G. Bieler sulle mestruazioni anormali:
»Quando il corpo della donna è avvelenato e il fegato non funziona più come filtro, la funzione mestruale naturale viene messa a dura prova. Deve assumere la funzione di un filtro di scarico, che porta all'infiammazione cronica dell'utero.
Quando il sangue tossico cerca uno sbocco nell'utero attraverso la funzione mestruale, la delicata mucosa si irrita e compaiono i crampi di cui tanto spesso le donne lamentano.
Con i veleni più lievi o diluiti, la donna avverte solo pesantezza o stitichezza nell'addome.
Non appena inizia il deflusso, la natura riversa insieme al sangue quante più sostanze tossiche possibile. Ciò provoca l’infiammazione degli strati più profondi dell’utero.
La normale secrezione si trasforma in un sanguinamento grave, che a volte dura per giorni, e può portare all'anemia.
L'utero, indebolito dopo tale avvelenamento, è una facile preda per "malattie" dannosi... Le tossine che sono state temporaneamente drenate nei tessuti e negli organi come vasi linfatici, milza, fegato, pelle, muscoli e ossa vengono richiamate e convogliate nel flusso sanguigno. Cercano l'eliminazione attraverso il flusso mestruale.
La temperatura corporea aumenta, il che significa che le ghiandole surrenali hanno aumentato l'ossidazione per bruciare alcune tossine. Il polso è rapido, i palmi delle mani sudano, seguito da nervosismo e insonnia...
L'aspetto del sangue mestruale varia a seconda della composizione chimica delle tossine.
Il flusso abbondante di sangue rosso vivo e inodore, associato a forti crampi addominali, è causato da una cattiva digestione di amido e zucchero.
Le tossine acide come l'acido lattico, l'acido acetico, l'acido piruvico, l'acido del trifoglio e l'acido formico non vengono completamente ossidate in acido carbonico e acqua.
Se il sangue dall'odore forte è scuro, grumoso e intontito, le sostanze proteiche avvelenano il corpo. Uova, formaggio e carne troppo cotta causano l'odore più sgradevole. È quindi chiaro che l'utero, che è stato scelto dalla natura come organo riproduttivo, può, sotto la costrizione chimica, diventare un organo escretore.
Il ginecologo americano Dr. Schroyer si è occupato in dettaglio dell'influenza della dieta sulle mestruazioni e sulle secrezioni patologiche e ha scoperto che entrambe derivano da uno stato infiammatorio della mucosa uterina a seguito di autointossicazione (autoavvelenamento da prodotti metabolici del proprio corpo).
Dott. Reynolds e il Dott. Kaiser... è del parere che il sanguinamento mestruale sia causato da un eccessivo spreco di proteine nel sistema linfatico e da danni al rivestimento uterino da parte di agenti patogeni putrefattivi:
»Il sanguinamento si verifica perché i vasi linfatici dell'utero non sono in grado di eliminare i prodotti di scarto metabolico. I rifiuti rimangono nell'utero e provocano un'ulteriore distruzione dei tessuti, con conseguente sanguinamento."
Cosa succede quando ti scotti al sole?
I raggi del sole hanno il potere curativo della loro energia luminosa. Normalmente il corpo nudo assorbe questa energia attraverso la pelle e ne viene nutrito, baciato e reso felice.
Dopo aver trascorso del tempo al sole sei particolarmente felice e di buon umore. Ma la pelle ha comunque una funzione disintossicante che viene sempre utilizzata, indipendentemente dal fatto che si sia in casa o al sole.
Più la pelle si disintossica, più le tossine e gli acidi si accumulano sulla superficie della pelle. Quando i raggi solari ad alta energia colpiscono gli acidi derivati sulla superficie della pelle, riscaldano i prodotti di scarto.
Tuttavia, l'acido reagisce in modo più aggressivo all'aumentare del calore. Anche i veleni si decompongono in derivati aggressivi sotto irradiazione ad alta energia. La cottura sulla pelle provoca scottature.
...La "malattia" della fame
26 settembre 2009
Perché la fame dovrebbe essere una malattia?
La maggior parte delle persone sostiene che la sensazione di fame sia del tutto naturale e rappresenti semplicemente il desiderio di cibo.
Tuttavia, questa è solo un'affermazione. E' una bugia.
Le uniche persone che soffrono la fame sono quelle che sono dipendenti dal cibo cotto e da altri cibi denaturati.
La fame descrive la dipendenza dal cibo cotto, perché mangiarlo una volta è sufficiente per creare una sensazione di fame.
Se hai fame e poi mangi cibo cotto, avrai di nuovo fame di cibo cotto. Questo è un circolo vizioso.
Perché fame-fame-cibo è un circolo vizioso?
Perché il cibo cotto è una droga e crea dipendenza?
Che cosa c'è in un "farmaco" che ti fa sentire come se fossi in trappola?
Molte persone sono state nutrite con cibo cotto proveniente dal cibo della madre prima della nascita e poi sono state nutrite con cibo cotto fin´ dalla nascita. In questo momento, la fame si è insediata e i bambini piccoli sono diventati tossicodipendenti.
Il cibo cotto è un "farmaco" e mangiare cibo cotto è una passione, le cui conseguenze sono conosciute in tutto il mondo: cancro, malattie cardiache, diabete, Alzheimer, carie, ecc.
Un farmaco provoca sempre effetti collaterali negativi indesiderati, quindi è dannoso per la salute .
Il cibo cotto ha un effetto mucoso e costipante sul corpo.
Tuttavia, il cibo cotto diventa solo una droga perché, se lasciato fuori per un po', provoca sintomi di astinenza nelle persone dipendenti. Nei primi 3 giorni, a seconda della forza della dipendenza, diventi nervoso, inizi a tremare, il farmaco perde il suo effetto e l'ex tossicodipendente diventa di nuovo più calmo.
E dopo circa tre settimane, si crea un divario molto ampio tra la droga e chi la assume, tanto che il desiderio di assumerla è quasi scomparso. I sintomi dell'astinenza sono finiti.
Ma perché si manifestano sintomi o sintomi di astinenza dopo aver mangiato cibo cotto?
Come già accennato, il cibo cotto provoca muco e congestiona il corpo.
Le sostanze estranee che entrano nel sangue attraverso lo stomaco e l'intestino mettono a dura prova il corpo.
Tutta l'energia è ora necessaria per la disintossicazione, soprattutto per la pulizia cellulare.
I materiali di scarto e le sostanze estranee vengono rilasciati nuovamente nel sangue. Questo rilascio mette a dura prova e indebolisce l'intera circolazione sistemica, provocando sensazione di debolezza fisica, vertigini, problemi allo stomaco, alla testa, all'intestino, ecc. 😊 disintossicazione).
Il buongustaio lo conosce come la cosiddetta fame, un buco nello stomaco o un bisogno di cibo.
L'errore qui è che la disintossicazione viene erroneamente interpretata come fame e quindi come un segnale di mangiare.
Questo stato di fame e debolezza scompare di nuovo:
1. Non appena mangi di nuovo, cioè riempi lo stomaco.
Invece di pulire il corpo, l'energia viene utilizzata per la digestione, cioè per distruggere le sostanze estranee utilizzando il calore nel tratto gastrointestinale. Ciò interrompe la disintossicazione e la sensazione di vuoto scompare di nuovo.
2. Aspettando, cioè, digiunando, e lasciando che il corpo si purifichi, i materiali di scarto, il cibo eccessivo, il cibo cotto e i farmaci vengono espulsi dal corpo attraverso i reni, la pelle il colon e i polmoni. Ma non tutto esce fuori ..
SCOPRI IL VALORE DELLA SCIENZA IGIENISTA
LA SCIENZA DELLA SALUTE NATURALE PER L'UOMO E L'AMBIENTE
La scienza igienista – o scienza della salute naturale – si può ricondurre al più originale modello scientifico ippocratico, punto di riferimento per la conoscenza dell’organismo umano in relazione all’ambiente esterno e al suo stesso ambiente interno.
Non è possibile, infatti, secondo la scienza igienista, scindere l’essere umano: egli è fatto di fisiologia e in quanto tale risponde a leggi di causa effetto, per cui un corpo e un sangue acidificati da tossine endogene ed esogene a causa di uno stile alimentare altamente acidificante e privo di forza vitale ( tutti i prodotti industriali e conservati, ad esempio, che rappresentano la quasi totalità della dieta dell’uomo moderno) e uno stile comportamentale errato non possono produrre salute e compromettono i grandi sistemi di regolazione biologica (sistema nervoso, endocrino,immunitario).
L ’essere umano è fatto di mente e psiche che hanno una larga influenza sul suo stato di salute e di motivazione alla salute, di cui non si può non tenere conto in ambito di diagnosi.
Infine l’essere umano è fatto di una dimensione spirituale in cui abitano le risorse più alte dell’individuo: la speranza, la voglia di futuro, il bisogno di espressione della propria individualità e potenzialità. Quando uno di questi sistemi viene compromesso e non accudito e custodito nella maniera opportuna, ecco l’insorgere del disagio. Nella realtà della Persona i sistemi dialogano e si influenzano reciprocamente, , usando molecole, neurotrasmettitori, ormoni, citochine.
Gli studi più recenti delle neuroscienze sulla mente e gli studi sulle emozioni, l’identificazione di aree cerebrali specifiche, la loro connessione con l’immunità, sta fornendo solide basi scientifiche per affermare con certezza la necessità di un nuovo orientamento da integrare nelle abituali pratiche verso la salute, un orientamento che si può definire “ olistico e naturale”, riconoscendo l’individuo come sistema complesso e sofisticato fatto, in egual misura di tangibile e intangibile. La scienza naturale pertanto chiude definitivamente la storica separazione tra corpo, mente e spirito.
La scienza igienista valuta l’organismo umano nella sua interezza e nel suo fondamentale rapporto con l’ambiente esterno ma anche interno. Propone, pertanto, una visione integrata, scientificamente fondata, con l’obiettivo di andare oltre un orientamento settoriale non più adeguato al livello di conoscenze attuali e superare quel “ separatismo” che oggi riconosciamo come altamente riduzionistico.
La scienza igienista si fonda sui principi dell’ alimentazione naturale e sull’equilibrio mentale e spirituale della persona e promuove uno stile di vita comportamentale che avvalora e soddisfa le esigenze etiche, estetiche, fisiche, psichiche e animiche dell’essere umano.
La Salute Naturale permette, inoltre, di rivalutare e reintegrare tradizioni terapeutiche antiche, naturali e non convenzionali che si prestano alla verifica scientifica, nel quadro di una medicina integrata e di una nuova, superiore, sintesi culturale.
LA GUIDA DELLA SCIENZA IGIENISTA
LA TOSSIEMIA
Nel pensiero igienista la tossiemia è all’origine di tutte le malattie. Col termine tossiemia s’intende uno stato in cui le tossine – materiali di scarto che il corpo non può utilizzare come nutrimento – si accumulano nell’ambiente extra cellulare o connettivo del corpo, intasando il sistema.
Si distinguono tossine endogene, prodotte dal normale metabolismo cellulare, e tossine esogene, provenienti cioè dall’esterno, come fertilizzanti, pesticidi, farmaci, smog, metalli pesanti ecc..
A questo si aggiungono gli oltre 10 miliardi di cellule che vengono puliti ogni giorno, e che il corpo deve eliminare.
L’eliminazione delle tossine è compito del sistema linfatico, ma quando il carico diventa eccessivo o il sistema immunitario è meno efficiente o impegnato in altre attività (traumi, stress o, come per lo più succede, in digestioni lente e difficili a causa di alimentazione scorretta o eccessiva), si crea uno stato di acidosi metabolica (infiammazione della matrice) che è all’origine di tutte le malattie moderne.
E’ fondamentale mantenere l’equilibrio omeostatico attraverso i nostri comportamenti e scelte di vita.
ARIA E RESPIRAZIONE
L’aria è indispensabile alla vita, è più necessaria del cibo, non si può vivere senza respirare per più di qualche minuto. L’aria è cibo invisibile, ci nutre fornendoci le sue energie chimiche, magnetiche, elettriche. Una buona respirazione è fondamentale per ossigenare il sangue: l’ossigeno brucia i rifiuti tossici dell’organismo.
Respirando col naso si fornisce ai polmoni un’aria riscaldata e filtrata. L’inspirazione profonda spinge l’aria a tutti gli alveoli e ossigena il sangue. Con l’espirazione profonda si elimina tutta l’aria impura dei polmoni, che trascina con sé i rifiuti bruciati nel sangue.
L’aria entra nel corpo attraverso polmoni e pelle (il 20-25% circa dell’ossigeno è assorbito dalla pelle).
E’ preferibile l’aria pura nel verde o al mare, dormire con la finestra aperta. Evitare di stare a lungo in ambienti chiusi.
Una pratica molto salutare sono i bagni di aria: al mattino appena alzati, esporsi all’aria aperta, nudi, effettuando esercizi fisici per qualche minuto, poi procurare la reazione ritornando a letto o vestendosi rapidamente. La respirazione yogica, respirando col diaframma, è molto utile per caricarsi di energia.
ALIMENTAZIONE
Un’alimentazione ottimale per la salute è un’alimentazione vicina a ciò che esiste in natura, a base di alimenti vivi, principalmente vegetali e crudi (ideale è il 60-70% di crudo).
La dieta vegana non è necessariamente la miglior scelta, non è sufficiente non consumare prodotti animali o di origine animale. Molti vegani consumano troppi cereali e troppo glutine.
Consumare il più possibile alimenti con qualità nutrizionali elevate: cibi freschi, biologici, se possibile appena colti e che abbiano raggiunto completa maturazione, provenienti da terreni con buona insolazione (non sempre è possibile, tuttavia verdura e frutta non biologica contengono 400 volte in meno pesticidi rispetto alla carne).
Nutrirsi di alimenti con qualità nutrizionali elevate permette di mangiare meno. E’ importante anche imparare ad ascoltare il corpo e distinguere tra il segnale della fame naturale e quello della gola.
La quantità di enzimi a disposizione non è illimitata e dev’essere sufficiente per una buona digestione.
Seguire i ritmi circadiani.
Il nostro orologio biologico regola le funzioni digestive: dalle 12 alle 20 è il tempo per l’assunzione del cibo, dalle 20 alle 4 per la digestione, e dalle 4 alle 12 per l’eliminazione.
mangiare la frutta lontano dai pasti (almeno tre ore) per evitare fermentazioni, mangiare verdura cruda prima di ogni pasto per fornire fibre che proteggono le pareti dello stomaco e favoriscono il transito intestinale.
Seguire le giuste combinazioni alimentari. Mangiare in ambiente rilassato, rilassare anche la mente e masticare molto per avere delle adeguate funzioni digestive e assorbire anche l’energia vitale contenuta nei cibi.
Mangiare in silenzio respirando profondamente permette di ricavare dal cibo anche le particelle più sottili e alimentare anche il corpo eterico, astrale e spirituale.
Nutrire sentimenti d’amore e di ringraziamento verso il cibo, di riconoscenza verso il creato per il cibo che ci ha concesso.
Sentimenti ed emozioni sono particelle ancora più sottili di quelle eteriche ( vedi Aivanov) Il corpo spirituale può alimentarsi soltanto per mezzo dello sviluppo della coscienza e dell’autocoscienza….(vedi Rudolf Steiner).
ALIMENTARE LA MENTE
Esistono numerose evidenze scientifiche di come gli alimenti agiscano sulla biochimica cerebrale, influenzando pensieri ed azioni. Un’alimentazione a base di alimenti vegetali, tendenzialmente crudista favorisce stati di chiarezza mentali, la concentrazione e la pace interiore.
Scegliere accuratamente anche il “cibo” con cui alimentare la nostra mente: i luoghi in cui trascorriamo il tempo, la qualità delle conversazioni, le persone che frequentiamo, gli stimoli a cui ci esponiamo (mediatici, letture, social network, videogame, films, musica, internet ecc.).
Anche le preoccupazioni influiscono negativamente sulla digestione: se siamo preoccupati il corpo percepisce lo stimolo di allarme/emergenza e indirizza le energie verso la sopravvivenza, togliendole alla digestione. Ugualmente se siamo arrabbiati o troppo stanchi non abbiamo abbastanza energie per la digestione. In questi casi fare qualche minuto di respirazione prima di mangiare può essere d’aiuto.
MOVIMENTO
L’esercizio fisico è uno dei pilastri della salute. Almeno mezz’ora al giorno di attività aerobiche intense sono indispensabili per sudare ed espellere le tossine.
Passeggiate a ritmo sostenuto in montagna, nordic walking, vogare, stimolano l’energia vitale.
L’attività aerobica è altamente benefica per il cervello, facilita la formazione di nuovi neuroni e stimola l’attività circolatoria e la formazione di nuovi vasi sanguigni.
ACQUA
L’assorbimento dei nutrienti avviene attraverso la loro dissoluzione in acqua, e in acqua si svolgono tutte le reazioni biochimiche. L’acqua trasporta fuori tossine e scarti catabolici. L’acqua ideale dovrebbe essere energizzata come quella di fonte, priva di cloro e fluoro, a basso residuo fisso e bassa durezza. Shelton, grande igienista, suggeriva acqua distillata.
Evitare di bere durante i pasti e subito dopo per non diluire i succhi gastrici.
Di grande valore nutritivo è l’acqua biologica che si trova nella frutta acquosa e nei vegetali crudi in genere.
Lavarsi con acqua non troppo calda, senza usare detergenti, strofinando il corpo vigorosamente con spazzola o guanto di crine per liberare i pori della pelle, per concludere attiva la circolazione del sangue e favorisce l’eliminazione attraverso la pelle.
Quando è possibile consigliato:
DIGIUNO
L’astensione completa dal cibo è praticata fin dall’antichità (Ippocrate, Galeno, scuola Salernitana,Mose’, Buddha, Gesù, Gandi….)
Numerose prove scientifiche mettono in evidenza i benefici del digiuno: gli organi beneficiano di un completo riposo fisiologico, l’energia risparmiata dalla digestione viene destinata a disintossicare il corpo, riparare i tessuti danneggiati e pulire le cellule.
Il corpo si nutre delle proprie riserve attraverso il processo dell’autolisi (digestione dei propri tessuti), favorendo la disgregazione e l’assorbimento dei depositi, degli essudati, dei tessuti compromessi e delle crescite anormali (tumori).
Il digiuno accelera le funzioni depurative e se prolungato funge come una specie di sala operatoria senza l’uso di bisturi
( Dr. Valdo Vaccaro).
Un digiuno idrico di qualche giorno, impostato correttamente, stando a riposo, può essere fatto anche da un autodidatta, ma digiuni più lunghi ( terapeutici) richiedono preparazione e la supervisione di un esperto.
Il digiuno può essere idrico o secco . Per prepararsi al digiuno ci si alimenta a base di solo cibo crudo e/o succhi per tanti giorni quanto durerà il digiuno.
E’ consigliabile anche una pulizia intestinale.
La ri-alimentazione prevede cibi ripulenti: frutta e verdura a piccolissime dosi, masticate tantissimo, aumentando gradatamente ma con astensione di sale, condimenti e sostanze nervine.
Durante il digiuno le forze possono diminuire, la lingua diventa patinosa, l’alito e il sudore possono diventare anche “fetidi”, le urine più dense e di colore scuro o emanare un cattivo odore. Durante un digiuno è consigliabile astenersi dalle attività e da TV, radio e Internet.
Dopo il digiuno gli organi sensoriali si affinano, ci si sente più tranquilli e rilassati, le facoltà mentali si potenziano, il sonno migliora.
RIPOSO
Il riposo è necessario per il corpo e per la mente.
Il sonno è fondamentale per rigenerarci: nel rispetto dei ritmi circadiani, è consigliabile assumere l’ultimo pasto non oltre le 20 e andare a dormire alle 22. Le ore dormite dalle 22 alle 24 valgono il “doppio”. Il miglior riposo va dalle 20 alle 4 del mattino.
Un adulto necessita di ca 7/8 ore di sonno, possibilmente con una finestra socchiusa per il ricambio dell’aria e la testa rivolta verso il nord magnetico.
Alla fine di una giornata anche il cervello è sovraffollato di pensieri ed emozioni, di situazioni che spesso non può “digerire”: una buona pratica per riposare e svuotare la mente è la MEDITAZIONE.
LONTANI DA FONTI DI INQUINAMENTO
Molti studi scientifici indipendenti evidenziano la correlazione tra l’esposizione ai campi elettromagnetici e l’alterazione del DNA, con conseguente proliferazione di patologie cronico degenerative tra cui tumori, sclerosi multipla, autismo, Alzheimer, Parkinson, leucemia, oltre che MCS, EHS, fibromialgia, stanchezza cronica, ecc.
Cercare di vivere il più possibile lontano da fonti elettromagnetiche e ripetitori di grande potenza, monitorare gli ambienti domestici, il sovraccarico di elettrodomestici, evitare telefonini, tablet ed apparecchi elettrici vicino al letto.
Lontani anche dai nodi di Hartmann e dai nodi di Curry.
EQUILIBRIO FISICO E MENTALE
L’equilibrio fisico e mentale è uno dei caposaldi della dottrina igienista.
Per preservare l’equilibrio biochimico, metabolico e ormonale il primo passo è un’alimentazione basata su cibi crudi e vitali. I cibi cotti, carne e prodotti di derivazione animale, il consumo di prodotti industriali, raffinati, le sostanze nervine e il fumo influiscono negativamente sul sistema nervoso e il modo in cui percepiamo il mondo.
Non solo la qualità del cibo influenza i nostri pensieri, ma viceversa pensieri negativi e inquietudine influenzano il corpo. Adottare stili di vita che siano in armonia con la nostra natura, coltivare relazioni sane basate sulla condivisione dei propri valori morali, fare spazio al gioco e al senso dell’umorismo e rafforzare la propria autostima.
ASSUMERSI LA PIENA RESPONSABILITÀ DELLA PROPRIA SALUTE!
“Gentilezza e generosità, condotta etica, sviluppo di consapevolezza in tutte le nostre attività, portare infine la propria esperienza al prossimo affinché possa intravedere la verità. Verità che implica svegliarsi e sensibilizzarsi alle leggi naturali che permeano ogni cosa positiva e appagante di questo mondo, inclusa la fine di ogni stress e di ogni sofferenza”.
VIBRAZIONI
La fisica quantistica, che studia la realtà a livello subatomico, ha dimostrato che tutto ciò che esiste è fatto principalmente di energia:
di materia (particelle) per lo 0,00001 % e di energia al 99,99 % (onde).
Anche il nostro corpo è fatto per il 99,99 % di energia: a livello subatomico le nostre cellule sono vortici di energia infinitamente piccoli (quark e fotoni) in costante rotazione e vibrazione, che trasportano informazioni.
Diversi studi scientifici già a partire dagli anni’80 hanno dimostrato che le frequenze elettromagnetiche sono 100 volte più efficienti nella trasmissione delle informazioni rispetto ai segnali fisici e che possono alterare le proprietà fisiche e chimiche di un atomo molto più rapidamente di ormoni, neurotrasmettitori, fattori di crescita, ecc. In questa direzione si muove la medicina quantistica.
Ogni cellula, ogni organo, emette una sua particolare frequenza; l’attività del cervello è misurabile in onde elettromagnetiche che variano di frequenza a seconda dell’attività stessa.
Ogni nostro pensiero genera un’onda elettromagnetica che interagisce col campo elettromagnetico degli altri esseri viventi, entrando in risonanza o dissonanza, creando armonia o caos. I sentimenti più elevati quali l’amore, la gioia, la gratitudine, generano vibrazioni elevate.
Quando mangiamo ci nutriamo anche dell’energia contenuta nell’alimento: è importante assumere alimenti in risonanza con l’uomo, con vibrazioni superiori ai 6500 Angstrom (scala Simoneton). La frutta e la verdura appena colte e mature hanno un elevato potere vitaminico e un’elevata vibrazione.
Tutti possono diventare indipendenti da qualsiasi farmaco o procedura, se forniti delle giuste informazioni.
Questo fatto spesso trascurato significa la caduta dell’industria farmaceutica e di molti cosiddetti “guaritori”, dipendenti da persone ignoranti. In questo tempo ed epoca (e nella storia che conosciamo), le persone hanno fretta e sono tenute occupate. Risultato: poco tempo per indagare su cosa sta realmente accadendo.
Non fatevi ingannare, è intenzionale.
L’inganno va molto più in profondità della sola salute, ma questo è un argomento che tratteremo in un altro momento.
Quando vengono fornite le informazioni giuste, l'individuo è in grado di orientare il corso della propria vita e mantenersi in salute. Ciò mette la responsabilità nelle mani della persona. Sei libero di vivere secondo questi principi. Tuttavia, è probabile che ne subirai le conseguenze. Molti non riescono a gestire questa responsabilità, quindi “si prostrano all’altare” dei cosiddetti “esperti” e “guaritori”.
L'indebolimento ( Lo stress nel senso più ampio ) influenza la tossicità del sangue e il trasporto dell'ossigeno, che influiscono sul funzionamento degli organi. Gli organi che soffrono di eccessiva tossicità e mancanza di ossigeno adeguato reagiranno e mostreranno sintomi, che noi marchiamo con tutti i tipi di nomi (allopatia). Potresti paragonarlo a una bilancia, inclinarla farà rispondere il corpo. Il corpo cercherà sempre di ritrovare e mantenere un equilibrio. Se ne viene data l’opportunità, ripristinerà il corpo al suo stato naturale di salute. In caso contrario, cercherà di compensare in vari modi.
Se digiuniamo un po' ogni tanto, è come una “boccata d'aria” per il corpo... come una valvola, può far uscire ciò che di tanto in tanto è superfluo... così proteggiamo noi stessi, il nostro corpo . In questo modo potremo sempre depurarci un po'... e non accumulare più grandi quantità di tossine... Questa è la migliore protezione contro le malattie che possiamo avere... oltre alla “cura” quotidiana.
Quindi ogni tanto pulire (pulire la casa) = digiuno... perché si accumula sempre qualcosa .. e anche se facciamo tutto abbastanza alla perfezione... pulire non fa mai male e ci avvantaggia semplicemente andare avanti... ... qualche giorno di digiuno di succhi... o solo un giorno di digiuno di succhi, va bene anche... (anche con la pulizia del colon). – o semplicemente una giornata alla frutta può essere utile.
sintomo di carenza ?
Non si tratta di "carenze - come carenze di nutrienti, ma i fenomeni" sono avvelenamenti cronici a lungo termine, tossiemia - e/o disintossicazioni acute a volte più forti, a volte più deboli e lente, ma il corpo si disintossica ogni giorno...
Quali sono i sintomi di "carenza" - Tossiemia, e come si manifestano?
Quanto più si è in profondità nelle fasi (in particolare le fasi della dipendenza), maggiore è la possibilità di sperimentare sintomi di crisi di guarigione da disintossicazione da "carenza". In ogni caso, con il passare del tempo, l'organismo può utilizzare sempre meno il materiale esistente per la vita (a causa del sovraccarico degli organi).
Alcune citazioni del Prof. Arnold Ehret del 1909.
"Se capisci bene lo spirito della malattia, devi dire: non ci ammaleremo mai abbastanza presto.
Il digiuno è in realtà una malattia artificiale!
Solo quando smetti di saziarti, l'organismo acquisisce forza e tempo per concentrarsi. Il sanguinamento è sull'escrezione indisturbata dei morti, le "sostanze estranee". Se l'"esaurimento" si verifica presto, ciò non è causato dalla mancanza di cibo, come credono la maggior parte dei vegetariani, ma esclusivamente dall'auto-avvelenamento, soprattutto del sangue con il materiale putrefattivo disciolto. sostanze che, se eseguite correttamente, lasciano nel corpo un terribile fetore (Prof. Dr. Jäger).
Non appena ciò avviene, si avverte immediatamente una maggiore sensazione di forza, anche senza mangiare. Ma la debolezza chiamata crisi, che finora non è stata adeguatamente immaginata, è diventata tanto più disastrosa per la maggior parte dei vegetariani perché essi spengono gli stimolanti che l'allopatia, compresa la carne, cioè in questo senso e fino a un certo punto hanno un effetto effetto “preventivo” (cioè eliminazione della crisi).
Tuttavia, il vegetariano che non è un puro mangiatore di frutta e di solito mangia troppo cereali, arriva solo a metà strada.
Ciò provoca un continuo processo di eliminazione nell'organismo e si originano periodici stati di debolezza, che vengono erroneamente interpretati come malnutrizione. ...
L'essenziale, anzi energizzante, di ogni cibo è l'aroma (i profumi fragranti di frutta e fiori), e da questo punto di vista tutto ciò che viene cucinato è quasi senza valore e solo zavorra.
Finché questa zavorra viene gestita ed escreta nuovamente e le sostanze decomposte non vengono ancora attaccate, le persone vivono effettivamente con meno cibo cotto rispetto ai mangiatori di frutta. E per questo motivo il Dott. Dewey ha ragione quando afferma che migliaia di persone muoiono di fame mangiando tutto il giorno!
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Medicina
Come Rockefeller ha distrutto le cure naturali per favorire le Big Pharma
22 Maggio 2020 Luca Scialò
Pubblicato inbiografie
Che oggi abusiamo di farmaci è un fatto noto. Così come noti sono i grandi interessi dietro la Medicina ufficiale, con multinazionali (chiamate in gergo anglosassone Big Pharma) che ogni anno registrano fatturati da capogiro sulla nostra pelle.
Ogni Pandemia, vera o presunta, è una grande occasione di profitto. Tanto che per molti sono innescate dalle stesse Big Pharma al fine di vendere i propri prodotti.
I paesi più poveri del Mondo, soprattutto quelli africani, sono da decenni laboratori a cielo aperto. E la stessa Filantropia è diventata una becera maschera dietro cui si nasconde il Capitalismo (Bill Gates ne sa qualcosa).
Non è un caso che dietro molti parlamentari americani si nascondano proprio le multinazionali del Farmaco. Che si spartiscono gli scranni del Congresso con quelle delle armi e del petrolio. Democratici o repubblicani che siano.
Meno noto, però, è come tutto ciò abbia avuto inizio. E chi sia stato l’artefice, o comunque uno dei principali fautori di questo sistema.
Beh forse un Padrino tutto ciò ce l’ha.
Si chiama John D. Rockefeller (1839-1937) magnate del petrolio, barone, primo miliardario americano e un monopolista.
A qualcuno il nome Rockefeller ricorderà il simpatico pupazzo a forma di corvo della Tv di una volta. Ma non è solo quello. Si tratta di una famiglia che muove i fili del mondo da 2 secoli. E che costituisce il Nuovo ordine Mondiale insieme a poche altre.
Ma torniamo all’origine della Medicina attuale, quella governata dalle Big Pharma e che ha riposto le cure naturali da un bel po’.
Come Rockefeller ha distrutto la medicina naturale
A descrivere come si sia arrivati alla Medicina governata dalle Big Pharma è stato in modo semplice Chris Kanthan, su World Affairs.
Chi è Chris Kanthan? Ha scritto diversi libri: Deconstructing the Syrian war, Geopolitics for Dummies, What the heck happened to the USA?, Deconstructing Monsanto. Vive nella Bay Area di San Francisco, ha viaggiato in 35 paesi e scrive di affari mondiali, politica, economia e salute.
Alla fine del 20° secolo, John D. Rockefeller controllava il 90% di tutte le raffinerie di petrolio negli Stati Uniti attraverso la sua compagnia petrolifera, la Standard Oil, che in seguito fu sciolta per diventare Chevron, Exxon, Mobil ecc.
Allo stesso tempo, intorno al 1900, gli scienziati hanno scoperto i “prodotti petrolchimici” e la capacità di creare tutti i tipi di sostanze chimiche dal petrolio.
Ad esempio, la prima plastica – chiamata Bakelite – è stata prodotta con olio nel 1907. Gli scienziati hanno anche scoperto varie vitamine e hanno ipotizzato che molti farmaci potrebbero essere derivati dal petrolio.
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Questa è stata una meravigliosa opportunità per Rockefeller che ha visto la capacità di monopolizzare l’industria petrolifera, chimica e medica allo stesso tempo!
La cosa migliore dei prodotti petrolchimici era che tutto poteva essere brevettato e venduto per alti profitti.
Ma c’era un problema con il piano di Rockefeller per l’industria medica: le medicine naturali / a base di erbe erano molto popolari in America a quel tempo. Quasi la metà dei dottori e dei college di medicina negli Stati Uniti praticavano la medicina olistica, usando le conoscenze dell’Europa e dei nativi americani.
Rockefeller, il monopolista, ha dovuto trovare un modo per sbarazzarsi della sua più grande competizione. Quindi ha usato la classica strategia della “soluzione del problema-reazione“. Cioè, crea un problema e spaventa le persone, quindi offri una soluzione (pre-pianificata). (Simile allo spavento del terrorismo, seguito dal “Patriot Act“).
Andò dal suo amico Andrew Carnegie – un altro plutocrate che fece soldi monopolizzando l’industria siderurgica – che ideò un piano.
Dalla prestigiosa Carnegie Foundation, mandarono un uomo di nome Abraham Flexner a viaggiare per il paese e riferire sullo stato delle scuole mediche e degli ospedali in tutto il paese.
Ciò ha portato al Rapporto Flexner, che ha dato alla luce la medicina moderna così come la conosciamo.
Inutile dire che il rapporto parlava della necessità di rinnovare e centralizzare le nostre istituzioni mediche. Sulla base di questo rapporto, più della metà di tutti i college medici furono presto chiusi.
L’omeopatia e le medicine naturali furono derise e demonizzate; e i dottori furono persino incarcerati.
Per aiutare la transizione e cambiare idea di altri medici e scienziati, Rockefeller ha donato oltre 100 milioni di dollari a college e ospedali e ha fondato un gruppo di facciata filantropico chiamato “General Education Board” (GEB). Questo è il classico approccio alle carote e ai bastoncini.
In pochissimo tempo, le università mediche furono tutte semplificate e omogeneizzate. Tutti gli studenti stavano imparando la stessa cosa e la medicina riguardava l’uso di droghe brevettate.
Gli scienziati hanno ricevuto enormi sovvenzioni per studiare come le piante hanno curato le malattie, ma il loro obiettivo era prima identificare quali sostanze chimiche nella pianta erano efficaci, quindi ricreare una sostanza chimica simile, ma non identica, in laboratorio che potesse essere brevettata.
Una pillola per un malato divenne il mantra della medicina moderna.
Quindi, ora, 100 anni dopo, stiamo sfornando medici che non sanno nulla dei benefici della nutrizione o delle erbe o di qualsiasi pratica olistica. Abbiamo un’intera società schiavizzata dalle corporazioni per il suo benessere.
L’America spende il 15% del suo PIL per l’assistenza sanitaria, che dovrebbe davvero essere chiamata “cura dei malati“. Si concentra non sulla cura, ma solo sui sintomi, creando così clienti abituali. Non esiste una cura per il cancro, il diabete, l’autismo, l’asma o persino l’influenza.
Perché dovrebbero esserci cure reali? Questo è un sistema fondato da oligarchi e plutocrati, non dai dottori.
Per quanto riguarda il cancro, l’American Cancer Society è stata fondata… indovinate da chi? Proprio da Rockefeller nel 1913.
John Davison Rockefeller Sr. chi è
Chi è John Davison Rockefeller Sr.? Come riporta Wikipedia, è nato l’8 luglio 1839, in una grande famiglia nello stato di New York che si è trasferito più volte prima di stabilirsi a Cleveland, Ohio.
Rockefeller divenne assistente contabile a 16 anni e iniziò diverse partnership commerciali a partire dall’età di 20 anni, concentrando la sua attività sulla raffinazione del petrolio. Rockefeller fondò la Standard Oil Company nel 1870. La gestì fino al 1897 e rimase il suo principale azionista.
La ricchezza di Rockefeller salì alle stelle mentre il cherosene e la benzina crescevano di importanza, e divenne la persona più ricca del paese, controllando il 90% di tutto il petrolio negli Stati Uniti al suo apice.
Il petrolio fu usato in tutto il paese come fonte di luce fino all’introduzione di elettricità e come combustibile dopo l’invenzione dell’automobile. Inoltre, Rockefeller ottenne un’enorme influenza sull’industria ferroviaria che trasportava petrolio in tutto il paese.
Standard Oil è stata la prima grande fiducia negli Stati Uniti. Rockefeller ha rivoluzionato l’industria petrolifera e, attraverso innovazioni aziendali e tecnologiche, ha contribuito a diffondere ampiamente e ridurre drasticamente i costi di produzione del petrolio. La sua compagnia e le sue pratiche commerciali sono state criticate, in particolare negli scritti dell’autore Ida Tarbell.
La Corte Suprema decretò nel 1911 che la Standard Oil doveva essere smantellata per violazione delle leggi antitrust federali. È stato suddiviso in 34 entità separate, tra cui società che sono diventate ExxonMobil, Chevron Corporation e altre, alcune delle quali hanno ancora il più alto livello di entrate al mondo.
I singoli pezzi della società valevano più dell’intero, poiché le azioni di questi raddoppiavano e triplicavano di valore nei loro primi anni; di conseguenza, Rockefeller divenne il primo miliardario del paese, con una fortuna che valeva quasi il 2% dell’economia nazionale.
Il suo picco di patrimonio netto è stato stimato a 418 miliardi di dollari (in dollari del 2019; aggiustamento dell’inflazione) nel 1913.
Il dato di 409 miliardi assume una quota del 2% del PIL degli Stati Uniti nel 2016. La sua ricchezza personale, 900 milioni nel 1913, oltre il 2% del PIL americano di 39,1 miliardi quell’anno valeva 21 miliardi di dollari nel 2016 adeguati all’inflazione (nel 1937 la fortuna di Rockefeller era 1,4 miliardi o 1,5% del PIL di 92 miliardi).
Rockefeller trascorse gran parte degli ultimi 40 anni della sua vita in pensione nella sua tenuta nella contea di Westchester, New York, definendo la struttura della moderna filantropia, insieme ad altri importanti industriali come il magnate dell’acciaio Andrew Carnegie.
Rockefeller è stato anche il fondatore dell’Università di Chicago e della Rockefeller University e ha finanziato l’istituzione della Central Philippine University nelle Filippine.
Era un devoto battista del Nord e sostenne molte istituzioni religiose. Ha aderito alla totale astinenza da alcol e tabacco per tutta la vita. Per un consiglio, fece affidamento sulla moglie Laura Spelman Rockefeller con la quale ebbe cinque figli. Era un fedele congregante della Chiesa Missionaria Battista di Erie Street, insegnava la scuola domenicale e serviva come fiduciario, impiegato e bidello occasionale.
La religione è stata una forza guida per tutta la sua vita e credeva che fosse la fonte del suo successo. Rockefeller era anche considerato un sostenitore del capitalismo basato su una prospettiva del darwinismo sociale, e spesso veniva citato dicendo: “La crescita di una grande impresa è semplicemente una sopravvivenza del più adatto“.
Il rapporto con Frederick Taylor Gates
Come riporta Maurizio Blondet, negli Usa, le donazioni in beneficenza sono esenti da tasse. Sono anche deducibili dai redditi, il che consente ai miliardari di ridurre il loro imponibile, evitando lo scaglione superiore di prelievo. Per questo praticano così attivamente la “beneficenza” (charity).
Assillato dai richiedenti da quando era diventato una celebrità, John D. Rockefeller, il capostipite padrone della Standard Oil versava 100 dollari qua e 200 là, alla vedova e all’orfano. Errore, gli spiegò l’amico Frederick Taylor Gates (1853-1929) co-azionista della Standard Oil (forse nonno di Bill, ma non si è mai capito se lo sia davvero): bisogna versare con continuità somme ragguardevoli organizzazioni filantropiche appositamente create, onde dare continuità alle loro attività. Che non è sfamare la vedova e l’orfano al dettaglio, bensì attuare politiche “sociali” e sanitarie nel senso voluto – voluto dai miliardari.
E’ stato quindi nonno (?) Gates a creare, nel 1913, la Rockefeller Foundation: il primo strumento in cui, sotto la voce beneficenza, i miliardari americani attuano la forma di “ingegneria sociale” e di politica che desiderano imporre ai governi.
Ogni altra “foundation” , fino alla Open Society di Soros, sono create su quel modello originale. Di fatto, prestigiosi uffici studi (basti dire che la Rockefeller ha selezionato e promosso personalità come Henry Kissinger) al servizio del padronato, ma in regime di paradiso fiscale. Quando leggete “no profit foundation”, è di quello che si tratta.
E sotto la direzione di nonno Gates, che fu il ”fiduciario” della Rockefeller Foundation fin dalla sua fondazione nel 1913, la filantropica istituzione finanziò tre filoni:
le cattedre di medicina
quelle di “scienze sociali”
l’eugenetica
L’eugenetica, la selezione scientifica dei “migliori” (in senso darwiniano) e la sterilizzazione dei “peggiori”, fu notoriamente praticata in Usa molto prima che nella Germania hitleriana.
Nel 1909 almeno tre stati (fra cui la California) si diedero leggi che imponevano la sterilizzazione di elementi “inadatti” delle classi subalterne. La Carnegie Institution, la Rockefeller Foundation e la famiglia Harriman (ferrovie) finanziavano sistematicamente le cattedre di “scienza eugenetica” che perciò spuntavano come funghi a Stanford, a Yale, ad Harvard e a Princeton.
In Mein Kampf , pubblicato nel 1924, Hitler cita con lode l’ideologia eugenica americana. Fin dal 1926 la Rockefeller Foundation finanziò ampiamente il Kaiser Wilhelm Institute of Anthropology, Human Heredity ed Eugenics di Berlino, che in seguito ispirò e condusse esperimenti di eugenetica nel Terzo Reich .
E continuò fino al 1939, quando le felice collaborazione in scienze razziali fu interrotta dalla guerra. Ma riprese dopo. Nel 1949 un prestigioso esponente fuoriuscito del Kaiser Wilheml Institute di Berlino, Otmar Freiherr von Verschuer, fu nominato membro corrispondente della nuova società americana di genetica umana, organizzata da eugenologi e genetisti americani. Verschuer era il maestro di Joseph Mengele, il ben noto medico e pediatra.
Vi sono perfino studi che accusano nonno Gates di essere il colpevole della epidemia di influenza “spagnola”, che nel 1918 uccise più uomini di quanti ne uccise la grande guerra. Come noto, la “spagnola” non venne dalla Spagna, e nemmeno dai fronti europei; la portarono soldati americani già infetti.
Come dimostrato dalle autopsie sui morti riesumati, non furono uccisi dal virus influenzale, bensì da una infezione polmonare batterica, di streptococchi. E la Fondazione Rockefeller aveva distribuito ampiamente (anche nel Regno Unito) una quantità di vaccini, fra cui quello anti-meningococco, per prevenire le epidemie fra la truppa. Vaccini del tutto sperimentali, rozzamente concepiti e fabbricati.
Il primo caso di “spagnola” fu rilevato a Fort Riley, nel Kansas nel 1918. Ora, proprio lì la Rockefeller Foundation somministrò il vaccino promosso da nonno Gates contro la meningite batterica a 4.700 soldati, un siero tratto dal cavallo.
A Fort Riley la malattia si manifestò subito, lo stesso giorno della terza vaccinazione, ed in forma esplosiva.
Un precedente molto sinistro. Che non può non essere noto e raccontato nelle cronache familiari, il Bill Gates nipote così imperativamente assertivo sulla necessità di vaccinare “tutti” e nel frattempo, di rinchiudere tutti.
Può averglielo raccontato il papà, William Gates sr,., il figlio di Frederick. Avvocato,rimasto intimo della nuova generazione Rockefeller, papà Gates è stato a lungo nel consiglio direttivo della Planned Parenthood, la “filantropica” fondazione promotrice della legislazione sull’aborto, oggi fabbrica di aborti e delle vendite di materiale estratto dai feti abortiti.
Nuovo ordine mondiale cos’è
Cos’è il Nuovo ordine mondiale? Come riporta Wikipedia, la teoria del complotto del Nuovo ordine mondiale (indicata più semplicemente come nuovo ordine mondiale, in latino novus ordo mundi, in inglese anche con la sigla NWO corrispondente a new world order) è una delle più vaste tesi complottiste secondo la quale un presunto gruppo di potere oligarchico e segreto si adopererebbe per prendere il controllo di ogni paese del mondo. In maniera totalitaria al fine di ottenere il dominio della Terra.
Gli elementi di questa teoria del complotto sono spesso presenti nella cultura popolare, già a partire dal XIX secolo. Giacinto de’ Sivo, alto funzionario del Regno delle Due Sicilie, nelle sue due opere Storia delle Due Sicilie del 1863 e I Napoletani al cospetto delle nazioni civili del 1861, in riferimento al concetto parla di alcune organizzazioni segrete, come La Setta Mondiale, massoneria e Setta Mondiale.
All’inizio degli anni 1990 il predicatore evangelico televisivo statunitense Pat Robertson sostenne che la locuzione “Nuovo ordine mondiale” sia nata all’inizio del XX secolo dall’uomo d’affari Cecil Rhodes, il quale teorizzava che l’Impero britannico e gli Stati Uniti d’America dovessero creare un unico governo federale sulla Terra, per costruire la pace nel mondo. Rhodes creò una confraternita – la Rhodes Scholarship – che nelle sue intenzioni avrebbe dovuto riunire i leader di questo nuovo governo federale.
Lionel Curtis, fedele sostenitore di questa teoria di un governo mondiale, fondò vari gruppi, denominati “della tavola rotonda di Rhodes-Milner” nel 1909, portando anche alla creazione dell’Istituto Reale per gli Affari Internazionali nel 1919 nel Regno Unito e del Council on Foreign Relations negli Stati Uniti nel 1921.
Il concetto si è ulteriormente sviluppato in casa di Edward M. House, un consigliere molto vicino a Woodrow Wilson durante le trattative sulla Società delle Nazioni. Altra importante fonte per questa teoria fu lo scrittore di narrativa d’anticipazione H.G. Wells, uno dei fautori del termine.
L’Organizzazione delle Nazioni Unite sarebbe una figura centrale di alcune teorie sul Nuovo ordine mondiale, ma nel XXI secolo sono entrate alcune teorie nell’immaginario collettivo, soprattutto fanta-complottiste.
Teorie recenti includono i “Rettiliani” o i “Grigi” o entrambi, la Commissione Trilaterale, gli Illuminati e altri gruppi più o meno importanti.
Alcuni teorici sostengono che il congresso annuale del Gruppo Bilderberg, sia un ritrovo per tutti i complici del NWO.
Addizionando l’escatologia religiosa, caratterizzante spesso l’anticristo, si arriverebbe ad incentrare più teorie, ognuna accomunata ad un’altra.
Ecco alcuni eventi ascrivibili alla volontà del Nuovo Ordine Mondiale:
L’incendio del Reichstag fu utilizzato dal regime nazista come mezzo di soppressione del movimento comunista in Germania, accusando la Sinistra tedesca di complotto ai danni del governo
L’attacco nipponico alla base navale statunitense di Pearl Harbor si sarebbe potuto evitare, poiché sembra che le forze inglesi avessero intercettato messaggi criptati riferendo al presidente Roosevelt di un possibile attacco nell’Oceano Pacifico; nonostante ciò nulla fu fatto per evitare l’attacco, e questo sarebbe servito come scusante per l’entrata statunitense nel secondo conflitto mondiale
Il programma Northwoods, fu proposto dai servizi segreti statunitensi per invadere Cuba, fu firmata l’approvazione da parte del presidente statunitense, ma fu rifiutato da Kennedy poco prima del suo assassinio
L’incidente del Golfo del Tonchino sarebbe stato voluto dal presidente Lyndon B. Johnson per l’intensificazione delle ostilità statunitensi nel Vietnam
La legge della Federal Reserve destinata alla regolazione delle banche, sarebbe stata scritta in un’isola della Georgia nel 1910 da JP Morgan, dai Rockefeller e dalla famiglia Rothschild. Questa legge ha dato alle banche principali superiori poteri per il controllo dell’economia degli Stati Uniti
Il governo Bush avrebbe saputo in anticipo degli attacchi al Pentagono e dei successivi Attentati al World Trade Center, questo silenzio sarebbe stato voluto da Bush per ottenere un “valido motivo” per iniziare l’invasione dell’Afghanistan e l’Iraq successivamente. Alcuni sostengono che il governo americano non solo sapeva, ma ha addirittura organizzato la cosa (ad esempio con una demolizione controllata delle Torri Gemelle e di un terzo grattacielo del complesso, crollato senza che fosse stato colpito da un aereo)
La guarigione “naturale” in psichiatria
07/07/2018 da Valerio Rosso 2 commenti
Da quando le leggi del marketing hanno invaso la medicina e la farmacologia nel corso del ‘900, molti medici sono diventati, consapevolmente o meno, oggetto di queste leggi in quanto soggetti in grado di prescrivere farmaci, ovvero beni di consumo.
In questo contesto la psichiatria e la psicofarmacologia hanno, purtroppo, esposto il fianco a molte critiche rispetto al fatto di aver collaborato alla medicalizzazione ed al trattamento eccessivo della sofferenza mentale, favorendo la vendita di un eccesso di farmaci.
Partendo da questo problema generale, mi pare opportuno riportare il focus dell’attenzione dei pazienti e della classe medica sia sul principio che non va curato chi non è malato e sia su quello che non va curato con terapie psicofarmacologiche chi può guarire senza l’utilizzo di farmaci.
Chi mi conosce sa benissimo che non seguo nessuna corrente antipsichiatrica e neppure pongo dei limiti ideologici all’utilizzo degli psicofarmaci, però sono molto propenso ad usare il buon senso e ad appoggiarmi, quando si tratta di esprimere dei giudizi, alla letteratura scientifica seria, indipendente e basata sulle evidenze.
In questo articolo, però, vorrei portare attenzione ad un solo aspetto specifico: che cosa si intende per guarigione naturale da una malattia psichiatrica?
Per prima cosa voglio ricordare che il tempo e la capacità di recupero del nostro cervello sono da sempre i migliori alleati degli esseri umani che soffrono.
I sintomi lievi di disagio mentale e le nostre reazioni allo stress imposto dalla Società in cui viviamo sono elementi “normali” della nostra esistenza e, di conseguenza, tenderanno a migliorare e a sparire con il tempo oppure introducendo qualche cambiamento nel nostro stile di vita o tramite l’appoggio di persone care.
È davvero importante ricordare a noi stessi che non abbiamo necessariamente una malattia se proviamo tristezza, ansia o siamo spaventati, frustrati o soli. Quando siamo alle prese con queste emozioni, prima di chiedere aiuto professionale, dobbiamo concederci il tempo di chiarirci le idee e vedere se la natura migliora le cose facendo il suo corso.
Di sicuro non dobbiamo avere timore o scrupoli a cercare aiuto ad un operatore della Salute Mentale, ma in primis le cose che consiglio di fare, in presenza di disagio mentale che non abbia caratteristiche troppo preoccupanti od invalidanti sono 4:
Fare esercizio fisico
Favorire un buon riposo notturno
Alimentarci in maniera naturale e sana
Evitare di usare alcool, droghe, fumo di tabacco o stimolanti (ad esempio il caffè)
Stare con la famiglia, gli amici e cercare aiuto spirituale da loro
Trovare strategie per risolvere i problemi che generano il nostro disagio mentale
Questi consigli possono sembrare banali ma spesso questi consigli naturali in alternativa ai farmaci, che si appoggiano al buon senso, in questo caso, sono supportate da numerosi studi scientifici che ne confermano l’utilità. In particolare il consiglio che riguarda l’esercizio fisico: è lui la vera panacea per molti disturbi sia mentali che fisici.
Ovviamente e importante ricordare che le nostre capacità di recupero naturale e le soluzioni semplici e di buon senso che vi ho elencato non funzionano se i nostri sintomi sono gravi o sono presenti da troppo tempo o diventano invalidanti. Ma in questo caso i veri disturbi mentali richiedono l’attenzione dello specialista, solitamente il medico-psichiatra.
Un’altra prospettiva molto attuale che merita di essere citata è quella che ha a che vedere con la psicobiotica, ovvero con il nostro benessere intestinale e con le possibili conseguenze psichiche di una disbiosi. Non mi soffermo in questo articolo su questo punto dato che ho un’intera sezione al riguardo sul mio blog. Voglio solo ricordarvi, a titolo d’esempio, che sempre più studi scientifici stanno dimostrando che ansia, depressione e molte altre patologie mentali gravi (schizofrenia, autismo, disturbo bipolare, ed altro) hanno una stretta correlazione con alterazioni della massa di microorganismi che dimorano nel nostro intestino, definito microbiota.
https://www.starbene.it/.../naturopatia-rimedi-naturali.../
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www.arnoldehret.it › colonColon - Arnold Ehret
Il Colon
Il colon sistema fognario o pozzo nero?
La figura a sinistra illustra un colon sano, come illustrato nei libri di anatomia.
Confronta i disegni dei tre colon che riproducono delle reali lastre a raggi x del colon di persone apparentemente sane.
Nota le pieghe tortuose e le curve delle “tubature”, le sacche di muco e feci intrappolate, le sezioni strozzate e “appassite”.
(Se vuoi avere un’idea più chiara dei disegni guarda la fotografia di un colon con questo genere di problemi clicca qui )
Terrificante? Allora renditi conto che esiste il 95% di probabilità che tu stia osservando una copia della struttura del tuo colon..
Di tutti gli organi vitali nel corpo, quello che subisce abusi maggiori derivanti da abitudini alimentari “moderne” è il colon. Il nostro colon e stato progettato dalla natura per funzionare come un sistema fognario scorrevole per eliminare prontamente prodotti di rifiuto dal corpo. Invece, è diventato un pozzo nero stagnante, l’equivalente fisiologico di un mucchio di spazzatura abbandonata in putrefazione o di un gabinetto intasato che continua a essere utilizzato. Il colon di un adulto maschio medio oggi porta all’interno di esso più di due chili di carne mal digerita e putrida, oltre da due a cinque chili di ripugnanti residui tossici vecchi di anni impaccati con il muco nelle pieghe del colon.
Perché i rifiuti tossici derivati da cattiva alimentazione in combinazioni sbagliate si accumulano nel colon?
Perché quando il cibo che non è buono o è nocivo al corpo raggiunge lo stomaco, il corpo inizia a produrre del muco molto rapidamente e le pareti del colon vengono immediatamente ricoperte dal muco. 12 o 18 ore più tardi, quando il cibo tossico o nocivo arriva infine nel colon, questo è già preparato con uno strato di muco che avvolge il cibo, in modo che il corpo non assorba qualunque del veleno. Se questo succede una volta o anche più volte in un mese, questo muco si disintegra e lentamente viene scaricato dal colon senza che venga fatto alcun danno.
Ma è evidente che la natura non ha mai preteso che quel meccanismo protettivo venisse utilizzato continuamente come viene fatto oggi. Il risultato è che il muco viene secreto e si deposita strato dopo strato fino a raggiungere spessori di centimetri. Questi strati diventando duri e neri come un pezzo di pneumatico.
Ci sono campioni preservati in alcool lunghi alcuni metri, mentre il pezzo più lungo è di oltre 8 metri. Durante un processo di eliminazione a volte queste feci escono per diversi giorni formando ogni volta un mucchio da 5 o 6 chili.
In queste foto e possibile avere un’idea di cosa possiamo trovare in un colon, il cui “proprietario” non immagina neanche.
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Indipendentemente dalla fascia sociale di appartenenza, dal sesso o da quanto apparentemente si sia in buona salute, il 95% delle persone hanno questo muco indurito nel colon, e sarebbero stupiti da quello che verrebbe fuori in un programma di eliminazione.
Uno dei più famosi e rispettati chirurghi americani, il Dr Harvey Kellogg di Battle Creek, Michigan, ha scritto, “Delle 22.000 operazioni che ho eseguito personalmente, non ho mai trovato un singolo colon normale.” E si riferisce al periodo d’inizio secolo, molto tempo prima che le abitudini alimentari occidentali includessero i cibi trattati e snaturati di oggi. Oggi l’unico posto dove è possibile vedere un colon sano normale è in un libro di anatomia.
Quello che entra, prima o poi deve uscire. Nel frattempo, può putrefare per anni e rendere una persona malata e addirittura ucciderla. La tossiemia è il vero colpevole in quasi tutte le malattie croniche e le condizioni degenerative. Questo spiega per esempio, perché, a pari condizioni, alcuni prendono raffreddori e altre malattie contagiose mentre altri rimangono completamente immuni. Non sono i “germi” i colpevoli, come Louis Pasteur sosteneva, perché germi di tutti i tipi si librano costantemente nell’aria e entrano nel nostro cibo e nell’acqua sempre e incessantemente. È la mancanza di resistenza normale dovuta ad auto-intossicazione del flusso sanguigno che apre una “finestra di vulnerabilità” nel corpo e permette ai germi di invadere l’organismo.
Chiunque viola costantemente le leggi della natura si condanna da solo a malattie croniche e morte prematura. Nessun tipo o quantità di farmaci, operazioni chirurgiche, o altre cure mediche possono salvare chi si auto-intossica. L’unico modo è cambiare le abitudini alimentari dannose, e anche lo stile di vita se questo è strettamente connesso con le abitudini alimentari.
Inoltre, è un’illusione credere di potersi liberare di queste ostruzioni fetide dal colon come pure delle tossine semplicemente prendendo lassativi, mangiando crusca, ortaggi crudi e altri cibi ricchi di fibre. La crusca e gli ortaggi crudi sono così ricchi di fibre che non riescono a passare attraverso l’ammasso di feci putrefatte presenti nel colon della maggior parte delle persone. Invece si aggiungono, si putrefanno e contribuiscono ulteriormente al problema. Mangiare in modo migliore, e cioè smettendo di alimentarsi con tutti quei cibi innaturali inscatolati o dei fast food, eliminando la carne, lo zucchero bianco, i latticini, i farinacei, darà risultati di gran lunga maggiori se si ripulisce il colon con delle irrigazioni coloniche. Quando si cambia l’olio nel motore dell’auto prima si butta via quello vecchio. Aggiungerlo semplicemente a quello vecchio non garantisce che il motore continuerà a funzionare bene. Il meno che si possa fare è trattare il proprio corpo con la stessa attenzione che si presta alla propria auto.
Il Sistema di Guarigione della Dieta Senza Muco tratta esaurientemente come risolvere i problemi derivanti dalla cattiva alimentazione.
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